Application Performance Management:tutto quello che un MSP deve sapere

Application Performance Management (APM), cosa sono e perché servono sempre di più

Le soluzioni di Application Performance Management saranno particolarmente gettonate (anche) nel 2022. Per questo comparto applicativo è previsto un tasso di crescita medio annuo (CAGR) superiore al 10% fino al 2026. È comprensibile, dunque, che un managed services provider lo prenda in particolare considerazione nella sua proposizione alle aziende.

Il successo di questo tipo di strumenti è strettamente correlato alla diffusione delle applicazioni cloud-native e dei servizi applicativi, anche se, dobbiamo specificarlo, l’Application Performance Management non nasce certo negli ultimi anni.

Già dal 2018, Gartner nei suoi report lo considera un comparto da tenere particolarmente d’occhio, segnalandone il suo incremento. La previsione al tempo fu che, entro il 2021, gli APM avrebbero rappresentato un quinto dell’installato di tutte le applicazioni di business.

Cosa sono i tool di Application Performance Management (APM)

Il nome non tradisce ed è abbastanza facile capire cosa fa un APM. L'Application Performance Management (APM) è un software, fruibile anche in modalità SaaS (LINK https://www.dynatrace.com/news/blog/what-is-apm-2/), che garantisce le massime prestazioni delle applicazioni e dei servizi utilizzati in azienda o rivolti ai clienti. Il suo scopo è di monitorare in modo proattivo le applicazioni su un'infrastruttura distribuita con un obiettivo preciso.

Il monitoraggio è finalizzato all’individuazione di errori e malfunzionamenti nelle applicazioni, con l’obiettivo di comprendere e migliorare l'esperienza dell'utente finale. Infatti, gli APM inizialmente erano utilizzati per i siti di ecommerce, ma oggi hanno esteso la loro portata anche agli applicativi aziendali.

Utilizzare una soluzione di Application Performance Management, dunque, può migliorare le performance di una applicazione aziendale, o fornire indicazioni sull’usabilità di un sito di ecommerce. In entrambi i casi, l’APM incide sul business aziendale, perché se un’applicazione, un servizio aziendale, di streaming o un ecommerce non funzionano bene, le vendite e il fatturato ne risentiranno di conseguenza.

Come funzionano i servizi di Application Performance Management

Con il monitoraggio, queste soluzioni permettono di avere sempre sotto controllo le metriche delle prestazioni attraverso una dashboard aggiornata in tempo reale. Le metriche sono totalmente personalizzabili dai team It o dal Managed Service Provider in base agli obiettivi concordati con il cliente.

Attraverso l’analisi in tempo reale, ci si accorge subito che qualcosa non va. L'analisi della causa principale (Root Cause Analysis), il processo di determinazione e correzione della causa alla base di un problema, diventa più semplice grazie alle indicazioni in dashboard dell’APM. Perché il software è in grado di fornire un indicazione molto precisa di dove si manifesta il malfunzionamento.

Generalmente, le soluzioni APM sono dimensionate in base alla grandezza dell’infrastruttura It del cliente: più sarà estesa e più alto sarà il costo del servizio. Ma, allo stesso tempo, si potrebbe decidere di focalizzarsi solo su una specifica applicazione o servizio. In ogni caso, tutte gli APM disponibili sono scalabili per supportare il cliente nella sua crescita e nello sviluppo di nuovi servizi.

Le caratteristiche comuni delle soluzioni APM

Una piattaforma di Application Performance Management può essere modulare, e il cliente sceglie solo le funzioni necessarie, completa (all-in-one), open source o proprietaria. Oppure, come detto, possono essere distribuite in modalità di servizio dal Managed Service Provider.

In generale, non sei un buon APM se non hai queste funzionalità minime:

  • Una dashboard visiva aggiornata in tempo reale, personalizzabile e di immediata comprensione.

  • Un sistema di avvisi che dia l’allarme non appena si presenta un problema o un malfunzionamento.

  • Un monitoraggio completo, ovvero la capacità di seguire tutte le applicazioni e i servizi, indipendentemente da dove sono ospitate.

  • Un'analisi delle transazioni e della topologia capace di entrare nei dettagli di ogni transazione applicativa.

I vantaggi

Come detto, il primo vantaggio è il miglioramento delle prestazioni delle applicazioni. Gli avvisi istantanei permettono di risolvere i problemi non appena si verificano.

Altro vantaggio è il perfezionamento dell’esperienza d’uso di clienti e dipendenti. Le soluzioni APM aiutano a identificare i punti critici e i colli di bottiglia nella topologia dell'applicazione, e di risolverli istantaneamente.

Infine, è evidente che un servizio applicativo migliorabile in poco tempo riduce i tempi di inattività, e con loro i potenziali guadagni persi.

Gli svantaggi

Più che di svantaggi, possiamo parlare di limiti delle piattaforme di Application Performance Management. Si possono osservare incompatibilità legate ai linguaggi di programmazione utilizzati per la realizzazione delle applicazioni aziendali. E questo è un problema che si presenta soprattutto nel caso di applicazioni legacy od obsolete.

Altro limite può essere la necessità di una configurazione o di una personalizzazione spinta. In questo caso, affidarsi a un Managed Service Provider è la soluzione migliore.

Infine, esiste una tipologia di azienda che dovrebbe adottare una soluzione di Application Performance Management? Si può affermare che tutte le aziende, di qualsiasi comparto siano, che utilizzano applicazioni mission critical dovrebbero pensarci seriamente. Certamente tutto l’ambito Retail, i siti che forniscono servizi di streaming, le aziende del Finance ma anche quelle dell’Health che interagiscono con i propri pazienti o le aziende del Manufacturing, giusto per fare qualche esempio.

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